La riapertura dei Navigli può portare diversi vantaggi alla città
- Migliorare la vivibilità in quelle parti della città costruite nel tempo come assi viari senza identità
- Rilanciare e valorizzare i luoghi storici e il paesaggio urbano
- Tutelare l’ambiente urbano avviando un processo di vero sviluppo sostenibile, con meno automobili e più qualità della vita.
Fasi e tempistiche dei lavori
La prima fase di lavori, che è attualmente sottoposta a consultazione, riporterà alla luce due degli oltre sette chilometri del tracciato storico dei Navigli.
In questa prima fase è prevista la riconnessione idraulica completa da via Melchiorre Gioia alla Darsena attraverso una tubazione sotterranea e la realizzazione di cinque tratti riaperti.
Il primo tratto si colloca sul naviglio Martesana in via Melchiorre Gioia, da Cassina de’ Pomm sino a via Carissimi; il secondo tratto di riapertura è quello più “semplice” perché è già scavato: si tratta di Conca dell’Incoronata-San Marco dove esistono ancora le porte storiche recentemente restaurate.
Il terzo tratto riaperto riguarderà Sforza-Policlinico mentre il quarto si svilupperà in via Molino delle Armi e Piazza Vetra. Gli interventi si concludono alla Conca di Viarenna, con la confluenza delle acque in Darsena.
L’obiettivo finale, che sarà possibile con una seconda fase di lavori, è arrivare ad aprire integralmente i Navigli per una lunghezza pari a 7,7 km.