La riconnessione idraulica
Ricostruire l’antica continuità idraulica della città è il primo obiettivo del progetto. Attraverso la posa di nuove tubazioni e il riutilizzo ove possibile di quelle esistenti, le acque del Naviglio Martesana torneranno connesse con la Darsena, la Vettabbia e il sistema di canali irrigui del Sud Milano. Il nuovo reticolo sotterraneo permetterà la diffusione delle pompe di calore che sostituiranno le caldaie inquinanti in città.
I 5 tratti a cielo aperto
La prima fase dei lavori prevede la riapertura di cinque tratti per un totale di 2 km, un obiettivo di sviluppo della città fattibile e sostenibile dal punto di vista urbanistico, ambientale, culturale, economico e turistico.
Tratto A Via Melchiorre Gioia
La riapertura del Naviglio migliorerà la vivibilità della zona, con la realizzazione di una passeggiata a livello dell’acqua, con nuove alberature e la presenza di attività commerciali e di servizio, che consenta di separare i percorsi ciclopedonali dal traffico.
Tratto B Conca dell’Incoronata
Il Naviglio di San Marco si pone come cerniera tra il sistema di via Melchiorre Gioia e quello della Cerchia interna. La sua riapertura valorizzerà la Conca, con il ripristino delle storiche porte leonardesche.
Tratto C Via Francesco Sforza
Il tratto del Naviglio evoca scenari essenziali per la città: la fabbrica del Duomo, realizzato con marmi che giunsero sino al Laghetto attraverso i Navigli, e l’affaccio sul Naviglio della Ca’ Granda, oggi Università Statale.
Tratto D Piazza Vetra e via Molino delle Armi
In quest’area bombardata durante l’ultimo conflitto e che ha visto poi la formazione del Parco delle Basiliche, il Naviglio consente di ricucire i luoghi ancorandoli a una forte percezione storica.
Tratto E Conca di Viarenna
Riaprire la Conca significa ripristinarne il funzionamento idraulico per aprire di nuovo all’acqua il passaggio sotto i bastioni, per completare la navigabilità sino alla Darsena.
La riapertura totale
La riapertura completa del canale navigabile, che sarà possibile in una seconda fase dei lavori, avrà un’estensione totale di 7,7 chilometri, creando itinerari navigabili e ciclabili tra i fiumi Ticino e Adda, in una rete verde e turistica che va oltre la città e la regione.